Condividere propri contenuti musicali on line

Condividere propri contenuti musicali on line

Mediante la rete internet si è resa più semplice ed immediata la condivisione delle proprie creazioni, siano esse musicali o di altra natura. Oggi giorno un giovane artista può facilmente inserire nel circuito “globale” un brano, o un intero album, senza ricorrere necessariamente all’intervento di un “intermediario”, in qualità di produttore discografico, mettendolo a disposizione di un vasto pubblico e riscuotendone i frutti.

Il sistema della distribuzione on line segue però un iter che necessita per l’artista, ma anche per la Label che produce l’artista/band, il passaggio attraverso una piattaforma di distribuzione, ciò al fine di consentire all’autore-artista, ossia al titolare dei diritti di sfruttamento economico sull’opera musicale in oggetto, di ottenere una maggiore “distribuzione” (diffusione delle sue opere musicali) ed il percepimento dei relativi guadagni (compensi dovuti per il diritto d’autore).

Per distribuzione si intende il mettere in commercio un’opera, nonché porla a disposizione del pubblico mediante qualunque mezzo.




In termini giuridici si possono configurare le seguenti fattispecie di diritti di utilizzazione economica:

  1. “distribuzione” laddove l’opera viene messa in commercio, in riferimento alla seconda copia e successive;
  2. “messa a disposizione del pubblico”, quando si compie un upload rendendo poi fruibile e downloadabile l’opera on line;
  3. “comunicazione al pubblico”, ossia la sua diffusione mediante qualunque mezzo, ad esempio una piattaforma musicale on line.



L’iter suddetto può apparire per l’artista un procedimento non semplice, essendo richiesto un doppio passaggio: Artista che ha un’opera da diffondere o distribuire on line, la Piattaforma di Distribuzione Digitale e da ultimo il Portale Musicale Digitale (come Spotify), ma in verità esso rappresenta una garanzia in più all’interno di un mondo, appunto quello digitale, spesso difficilmente controllabile e quindi avvezzo alla pirateria e a forme di violazione dei diritti d’autore. Attraverso questi canali di distribuzione inoltre è data la possibilità all’artista di verificare la sua situazione e monitorarla.

La scelta del distributore è puramente personale. Viene chiesta la registrazione, in base al distributore scelto poi si dovranno seguire le istruzioni: compilare un form, caricare la musica, scegliere la piattaforma musicale su cui si vuol destinare la musica (ad esempio Spotify, You Tube, Amazon ..), pagare il servizio, se previsto un corrispettivo. Dopo gli adempimenti passerà qualche giorno e la musica potrà essere reperibile nelle piattaforme musicali scelte.

Distribuzione opera musicalepngEssenzialmente la differenziazione tra i vari Distributori digitali consiste nei seguenti:

  1. Gratuità dell’iscrizione e del successivo caricamento della propria musica, ma limitazione al diritto d’autore, ossia trattenimento di una percentuale sui compensi derivanti dalla musica caricata.
  2. Corresponsione quota iscrizione annua, con possibilità di caricare musica illimitatamente, oppure quota una tantum, ossia senza alcun rinnovo, ma limitatamente ad un singolo brano musicale, ciò vuol dire che la quota una tantum dovrà essere versata ad ogni singolo caricamento effettuato. In questi casi però il diritto d’autore rimane in capo esclusivamente al titolare dell’opera, il quale percepirà i compensi al 100%.


Proprio di oggi la notizia dell’approvazione della riforma UE in materia di copyright ed internet, che negli articoli 11 e 13 mira ad introdurre forme di tutelare per Editori ed Autori/Artisti, per garantire loro la corresponsione dei compensi dovuti dalle grandi piattaforme internet, come YouTube, Facebook o Google, ma dedicherò all’argomento un articolo di approfondimento.

  ©Studio Legale D’AMA